Da più di trent’anni mi occupo di radiantismo e, nel corso del tempo, ho ascoltato e registrato numerosi segnali provenienti dalle enigmatiche number stations. Si tratta di una delle realtà più affascinanti e misteriose del mondo delle comunicazioni radio: emittenti a onde corte che trasmettono sequenze di numeri, lettere o toni apparentemente privi di significato, ma chiaramente destinati a qualcuno in grado di decodificarli.

Non esistono dichiarazioni ufficiali sulle loro origini. Nessun governo o agenzia ha mai ammesso di utilizzarle, ma ciò che ho potuto sperimentare direttamente coincide con ciò che molti esperti sostengono: si tratta, quasi certamente, di comunicazioni governative, militari o di intelligence. Eppure il silenzio che le circonda continua a renderle un enigma affascinante.

Esperienza diretta di ascolto

Nel corso della mia attività di radioamatore ho osservato caratteristiche ricorrenti. Chiunque abbia un ricevitore a onde corte può, con un po’ di fortuna, ascoltare questi segnali misteriosi. Gli elementi più frequenti sono:

  • voci robotiche o sintetizzate, solitamente femminili
  • voci infantili accompagnate da melodie che ricordano carillon
  • gruppi di cinque caratteri alfanumerici letti con il codice fonetico internazionale
  • trasmissioni in codice Morse
  • modalità digitali generate da software professionali
  • toni ripetitivi utilizzati come apertura o identificazione

Le trasmissioni seguono quasi sempre la stessa struttura: una melodia introduttiva, una sigla identificativa della stazione, una lunga sequenza di quintine e la ripetizione del codice identificativo alla fine. Senza la chiave di decodifica corretta, il contenuto resta tuttora impenetrabile anche agli strumenti moderni.

Origini storiche di un fenomeno globale

Le number stations esistono almeno dalla Prima Guerra Mondiale, ma la loro diffusione moderna esplode durante la Guerra Fredda. Sia i Paesi occidentali sia quelli del blocco orientale ne fecero un uso massiccio per comunicare con agenti all’estero.

La cosa sorprendente è che molte stazioni sono ancora attive nel 2025. Le onde corte permettono una copertura globale, non richiedono infrastrutture digitali e non lasciano tracce informatiche: un metodo di comunicazione semplice, economico e praticamente impossibile da tracciare.

Le stazioni più note e gli studi degli appassionati

Oltre alle esperienze personali di molti radioamatori, alcuni gruppi internazionali come ENIGMA 2000 e PRIYOM hanno catalogato e studiato stazioni particolarmente famose. Tra le più discusse:

  • The Lincolnshire Poacher – ritenuta collegata al servizio segreto britannico MI6 (attribuzione non confermata)
  • The Buzzer (UVB-76) – stazione russa attiva da decenni con un caratteristico tono continuo
  • Atención – usata per comunicare con spie cubane, confermata in un processo federale degli Stati Uniti

Questi casi dimostrano che le number stations non sono semplici curiosità radiofoniche, ma strumenti reali utilizzati in contesti di intelligence, almeno in parte documentati.

Perché vengono ancora usate?

Molti si chiedono perché nel 2025 qualcuno dovrebbe ancora ricorrere a tecnologie così “obsolete”. In realtà, proprio la loro semplicità le rende incredibilmente efficaci.

  • non sono tracciabili digitalmente
  • non richiedono server o reti telematiche
  • funzionano in qualsiasi parte del mondo
  • sono immuni ai cyber attacchi
  • basta una semplice radio per ricevere i messaggi

Per questi motivi rimangono uno dei sistemi preferiti da chi vuole comunicare senza lasciare alcuna traccia.

Cultura pop e fascino mediatico

Il mistero delle number stations ha conquistato anche cinema, serie TV e videogiochi. Sono apparse in:

  • The Number Station (Codice fantasma)
  • Lost
  • Spooks
  • Call of Duty: Black Ops

Le loro voci disturbanti, i codici indecifrabili e l’assenza totale di spiegazioni ufficiali ne hanno fatto un’icona del mondo del mistero.

Un enigma che continua

Dopo oltre trent’anni di ascolto, posso dire che nulla nel mondo delle comunicazioni è paragonabile alle number stations. Trasmettono giorno e notte, da ogni parte del mondo, e nessuno sa davvero da chi o per chi.

Finché continueranno a essere attive, le number stations resteranno uno dei misteri più affascinanti, inquietanti e irrisolti dell’epoca moderna: un segnale che arriva da lontano, ma che nessuno – almeno ufficialmente – è disposto a spiegare.


Carmine Silvestri

Carmine Silvestri