3I/ATLAS e il Wow! Signal: perché Sagittario e centro galattico uniscono il più grande mistero cosmico
3I/ATLAS e il celebre Wow! Signal condividono una zona del cielo: la grande regione del Sagittario, punto di osservazione del centro della nostra galassia. Un allineamento intrigante che merita attenzione.
Negli ultimi mesi il nome 3I/ATLAS è apparso spesso nelle cronache scientifiche. Si tratta del terzo oggetto interstellare mai osservato nel nostro Sistema Solare, dopo ʻOumuamua (2017) e 2I/Borisov (2019). A renderlo particolarmente interessante non è soltanto la sua natura “extrasolare”, ma una coincidenza curiosa che coinvolge la sua direzione di arrivo, il centro della Via Lattea e il celebre Wow! Signal del 1977.
Da dove arriva 3I/ATLASSecondo la NASA e diverse pubblicazioni internazionali, l’oggetto interstellare 3I/ATLAS sembra entrare nel Sistema Solare da una vasta regione del cielo che si proietta verso la costellazione del Sagittario. Un dettaglio spesso trascurato è che la costellazione del Sagittario coincide, nella volta celeste, con la direzione del centro della nostra galassia. Questo non significa che un oggetto provenga realmente dal centro galattico, ma che la sua traiettoria apparente punti verso una zona straordinariamente densa di stelle, nubi di gas e fenomeni energetici.
La traiettoria di 3I/ATLAS, dunque, non indica un punto preciso, ma una grande area celeste coerente con quella direzione.
Il Wow! Signal del 1977: il mistero che non vuole svanireIl 15 agosto 1977 il radiotelescopio Big Ear, in Ohio, captò un segnale radio intensissimo e mai più ripetuto, passato alla storia come Wow! Signal. La frequenza, circa 1420 MHz, coincide con la linea dell’idrogeno: un canale naturale che molti scienziati considerano un possibile mezzo di comunicazione interstellare.
Anche il Wow! Signal viene tradizionalmente associato alla costellazione del Sagittario. Tuttavia, la sua posizione esatta non può essere determinata con precisione, poiché il design del radiotelescopio non permetteva di identificare con certezza quale delle due antenne avesse ricevuto il segnale. Per questo gli astronomi parlano di una zona compatibile, non di una sorgente puntuale.
Il ruolo di Avi LoebA riaccendere l’interesse è stato Avi Loeb, astrofisico di Harvard noto per le sue ipotesi audaci ma basate su dati verificabili. Loeb ha sottolineato che sia 3I/ATLAS sia il Wow! Signal sembrano provenire da aree relativamente vicine della grande regione del Sagittario, cioè proprio verso il centro della galassia.
Secondo i suoi calcoli, la probabilità che questa coincidenza sia del tutto casuale sarebbe intorno allo 0,6%. Non si tratta di una prova, né di una conclusione affrettata: Loeb invita semplicemente la comunità scientifica a osservare meglio quella porzione di cielo.
Cosa ci dicono realmente le osservazioniLe analisi più recenti indicano che 3I/ATLAS ha tutte le caratteristiche di una cometa interstellare naturale: presenta una chioma ricca di anidride carbonica ed emette gas tipici delle comete. Finora non è stato rilevato alcun segnale radio anomalo proveniente dal corpo celeste, né nulla che richiami il Wow! Signal del 1977.
Questo non toglie che l’accostamento tra i due fenomeni rimanga uno dei temi più affascinanti dell’astronomia contemporanea.
Coincidenza… o indizio di qualcosa ancora da scoprire?
Quello che possiamo affermare con certezza è che:
3I/ATLAS entra nel Sistema Solare da un’ampia regione del cielo collocata nel Sagittario, cioè la direzione del centro galattico.
Il Wow! Signal sembra provenire da una zona della stessa regione, anche se la sua localizzazione esatta è tuttora incerta.
Esiste quindi una coincidenza di area, non una sovrapposizione precisa. Un allineamento suggestivo, ma non una prova di collegamento.
ConclusioneLa scienza avanza grazie alle certezze, ma anche grazie alle domande che sfidano i nostri limiti. 3I/ATLAS, la vasta regione del Sagittario e il Wow! Signal rappresentano un crocevia unico tra dati concreti, mistero e possibilità.
Sarà soltanto una coincidenza? Oppure la prima tessera di un puzzle cosmico più grande?
Per ora non esistono risposte definitive. Ma una cosa è certa:
il cielo continua a offrirci misteri più grandi delle nostre certezze — ed è questo a renderlo straordinario.


